Reflusso gastroesofageo

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Stop al reflusso, addio al bruciore

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Cos’è il reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo molto comune, che può interessare persone di qualsiasi età, causando bruciore di stomaco e fastidio al petto.

Questa condizione si verifica quando i succhi gastrici risalgono dallo stomaco verso l’esofago, irritandone le pareti e provocando la classica sensazione di acidità retrosternale.

Spesso il reflusso compare dopo pasti abbondanti, assunzione di cibi grassi, fritti o acidi, oppure quando si mangia troppo velocemente o prima di coricarsi.

Anche lo stress, l’ansia e alcune abitudini scorrette, come il fumo o l’alcol, possono contribuire a peggiorare la sintomatologia.

Riconoscere i segnali e agire precocemente aiuta a prevenire complicazioni e a migliorare la qualità della vita.

I sintomi del reflusso gastroesofageo

Il sintomo principale del reflusso gastroesofageo è il bruciore retrosternale, una sensazione di calore o dolore localizzata dietro lo sterno, spesso confusa con un dolore cardiaco.

A differenza del dolore da infarto, quello da reflusso non peggiora con lo sforzo fisico. Tende invece a comparire dopo i pasti o mentre si è sdraiati.

Il bruciore di stomaco può essere accompagnato da numerosi altri sintomi, come tosse secca persistente, mal di gola, abbassamento del tono di voce, singhiozzo frequente e nausea.

In alcuni casi, il reflusso può causare anche difficoltà respiratorie simili all’asma, soprattutto nei pazienti con reflusso notturno o non trattato.

Se i sintomi si ripresentano frequentemente, è importante parlarne con un gastroenterologo per individuare la causa e iniziare un percorso terapeutico mirato.

Come si fa diagnosi di reflusso gastroesofageo

La diagnosi del reflusso gastroesofageo inizia con una visita gastroenterologica approfondita, durante la quale il medico analizza con attenzione i sintomi riferiti dal paziente.

In molti casi, si procede con un primo ciclo di terapia farmacologica della durata di circa quattro settimane, utile per valutare la risposta al trattamento.

Se i disturbi persistono o tendono a peggiorare, è opportuno eseguire esami diagnostici più approfonditi per confermare la presenza del reflusso e valutarne la gravità.

Tra gli accertamenti più utili ci sono la gastroscopia, che consente di osservare direttamente l’esofago e lo stomaco, e la radiografia con mezzo di contrasto.

In base al singolo caso, il medico può consigliare anche una manometria esofagea, per valutare il movimento dell’esofago, oppure una pH-impedenziometria delle 24 ore, che misura quanto e quanto spesso l’acido risale.

Una diagnosi accurata permette di impostare un trattamento personalizzato, migliorare i sintomi in modo efficace e prevenire le complicanze legate al reflusso nel lungo periodo.

Reflusso gastroesofageo

Come si cura il reflusso gastroesofageo

All’interno del Sanismart Medical Center, lo specialista analizza con attenzione lo stile di vita, le abitudini alimentari e i sintomi riportati dal paziente, come il bruciore retrosternale, per individuare la reale causa del disturbo.

In molti casi, il dolore al petto può essere legato al reflusso gastroesofageo, ma è fondamentale escludere eventuali patologie alternative o concomitanti che potrebbero generare sintomi simili.

Una volta raccolti tutti gli elementi utili, il medico propone un percorso terapeutico personalizzato, che comprende farmaci specifici, modifiche delle abitudini quotidiane e indicazioni precise su quale alimentazione seguire per ridurre il reflusso.

L’obiettivo è alleviare il sintomo, migliorare la qualità di vita del paziente e prevenire le recidive nel lungo periodo.

Le tue domande, le nostre risposte

  • A quale medico devo rivolgermi in caso di reflusso gastroesofageo?

    Generalmente il reflusso gastroesofageo viene studiato e trattato dal medico specialista in gastroenterologia.

  • Quando devo rivolgermi a un medico?

    È importante rivolgersi a un medico quando si inizia ad avvertire il tipico bruciore sternale, per alleviare sin da subito il sintomo ed evitare che cronicizzi.

  • Cosa devo portare per la visita?

    Per permettere al medico di eseguire al meglio la propria visita, porta con te gli esami del sangue più recenti, i precedenti accertamenti eseguiti inerenti a questo problema e una lista di tutti i farmaci che assumi, con il rispettivo dosaggio.

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